Regno Unito: infiltrati di colossi energetici tra gli ambientalisti.
Tempo da lupi anche per gli ambientalisti. Almeno in Gran Bretagna dove tre giganti dell’energia la E.on, la Scottish Resources Group e la Scottish Power, sono accusati da un’inchiesta giornalistica del Guardian di aver hanno fatto sistematicamente spiare i membri di organizzazioni ecologiste, ricorrendo a una società privata di investigazione. Sembra uno scenario da guerra fredda e invece è il nuovo panorama delle covert war che si combattono nel delicato settore delle risorse energetiche. Un campo vitale per i processi economici e dove l’attrito tra interessi delle grandi compagnie e campagne dei gruppi ecologisti sta assumento forme inedite.
SPIE E INFILTRATI. Secondo il giornale britannico, le tre compagnie avevano incaricato una società di investigazioni di Canterbury, Vericola, di monitorare le attività di gruppi ambientalisti. La titolare della ditta, Rebecca Todd, si è così iscritta alle mailing list di associazioni che organizzavano manifestazioni contro la centrale E.on di Kingsnorth, il G20 di Londra e l’allargamento dell’aeroporto di Heathrow. Spacciandosi lei stessa per attivista, è riuscita a raccogliere informazioni sulle prossime mosse degli ambientalisti girandole ai responsabili sicurezza delle grandi compagnie energetiche.
I precedenti: Greenpeace spiata da Usa e Francia
La Todd secondo il Guardian avrebbe partecipato costantemente agli incontri del gruppo ambientalista Rising Tide, un network con sedi in diverse città britanniche impegnato sui temi del riscaldamento globale. L’investigatrice avrebbe anche cercato di infiltrare i suoi agenti alle manifestazioni di protesta.
LOVE STORY. Un caso che segue quello di qualche settimana fa, rivelato sempre dal quotidiano britannico, di un poliziotto infiltrato in un gruppo ambientalista per sette anni che si era poi invaghito di un’attivista fino a sposarla e che avrebbe addirittura deciso di testimoniare a un processo in favore di sei attivisti verdi, accusati di aver compiuto azioni di boicottaggio a una centrale elettrica.
Dal canto suo la Todd ha replicato negando di essere un’infiltrata e spiegando: «Ho raccolto informazioni da comunicati pubblici e comunque le manifestazioni degli ambientalisti sono aperte a tutti». Mentre la E.on ha ammesso di aver incaricato Vericola di monitorare quando si sarebbero tenute le dimostrazioni e i tentativi di invadere i suoi impianti.
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