Un memorandum diplomatico esposto da Wikileaks rivela che Hillary Clinton ha nei fatti ordinato a funzionari americani di spiare l’ONU.
Il memo segreto, firmato Clinton, è un tentativo buffonesco di far sì che comuni burocrati ONU diventino spie.
Il memorandum sembra aver l’intento di minare istituzioni ONU. Si disse a funzionari ONU di ottenere “Dettagli sulla corruzione in organizzazioni sanitarie internazionali… fra cui OMS, UNAIDS, FAO, e il Fondo globale per combattere AIDS, tbc e malaria. Si chiesero anche informazioni personali sul direttore generale dell’OMS, il capo dell’UNAIDS, l’Organizzazione sanitaria panamericana e altri alti ufficiali, di qualunque nazionalità. Gli USA chiesero anche “informazione biometrica”, che, secondo un altro memo di Wikileaks (che mirava a spiare leader africani, non l’ONU) include categoricamente “impronte digitali, immagini facciali, DNA, scansioni dell’iride”.
Gli USA sono legati a un trattato del ’46 che sancisce: “Gli edifici dell’ONU saranno inviolabili”, e che le sue proprietà saranno “immuni da… ogni… forma di interferenza”. Senza queste garanzie, i colleghi dell’ONU non possono fidarsi l’uno dell’altro, e i luoghi di lavoro ONU si possono ingrippare (immaginate se capita durante una pandemia).
Finora, gli USA non hanno presentato scuse. Washington ha cacciato spie russe non molto tempo fa, e non può lamentarsi in caso di reazione.
Fonte: Rete Eco