Lo dice il Guardian. L’esercito americano sta sviluppando un software che consente di manipolare segretamente i siti di social media utilizzando falsi personaggi online per influenzare le conversazioni su Internet e diffondere propaganda filo-americana. Una società californiana si è aggiudicata un contratto con la United States Central Command (Centcom), che sovrintende le operazioni dell’esercito USA in Medio Oriente e in Asia centrale, per sviluppare quello che viene descritto come un “servizio online di gestione personaggio” che permetterà a un tecnico degli Stati Uniti di controllare fino a 10 identità separate in base in tutto il mondo.
Il progetto è stato paragonato da esperti del web ai tentativi della Cina di controllare e limitare la libertà di dialogo su internet. Secondo i critici, il sistema permetterà ai militari USA di creare un falso consenso nelle conversazioni online, escludendo le opinioni sgradite e soffocando commenti o rapporti che non corrispondono ai propri obiettivi.
La scoperta che l’esercito statunitense sta sviluppando false personalità online – noti agli utenti di mezzi di comunicazione sociale come “sock puppets”, “burattini” – potrebbe anche incoraggiare altri governi, aziende private e organizzazioni non governative a fare lo stesso.
Il contratto Centcom prevede che ciascuna falsa personalità online debba avere un background convincente, una storia e dei dettagli di supporto, e che fino a 50 controllori con base negli Stati Unitì dovrebbero essere in grado di azionare false identità da loro postazioni di lavoro «senza timore di essere scoperti da sofisticati avversari».
Il comandante Bill, portavoce di Centcom, ha spiegato, «La tecnologia supporta attività riservate di blogging sui siti web in lingua straniera per consentire a Centcom di contrastare propaganda estremistica e violenta fuori dagli Stati Uniti».
Nessuno degli interventi sarebbe in inglese, in quanto sarebbe illegittimo «indirizzare tali tecnologie verso un pubblico USA” .
Le lingue in cui si svolgono gli interventi comprendono arabo, persiano, urdu e pashtu. Inoltre, secondo quanto affermato, nessun sito web con base negli Stati Uniti, in lingua inglese o altre lingue, sarebbe preso di mira, come non lo sarebbero Facebook o Twitter.
Fonte: Paid2Write