Sweetie, una bambina virtuale, messa in rete come esca, per verificare quanto e come gli adulti si avvicinano ai piccoli via web. L’esperimento, condotto dall’associazione per i diritti umani olandese Terre des Hommes, ha purtroppo attirato, in appena due mesi e mezzo, oltre 20mila persone, 1000 delle quali identificate. Erano disposti a pagarla in cambio di atti sessuali davanti alla webcam. Le registrazioni video delle conversazioni sono state consegnate all’Interpol.
E’ stata la dimostrazione di come sia facile per i bambini essere contattati da pedofili e malintenzionati. Iscritta in varie chat pubbliche, in poco tempo la bambina è stata abbordata da migliaia di utenti in tutto il mondo che le chiedevano prestazioni sessuali online. Interagendo con gli adulti, gli esperti hanno scoperto le loro vere identità.
Concluso l’esperimento, l’organizzazione per i diritti dei bambini ha lanciato l’allarme su questa nuova forma di “turismo sessuale” tramite webcam, noto anche come WCST (Webcam Child Sex Tourism). In pratica gli adulti pagano per dirigere e vedere riprese di bambini che compiono atti sessuali davanti a una webcam. Nelle sole Filippine sono infatti già decine di migliaia i bambini vittime di questo fenomeno in crescente aumento e la rete non conosce confini spazio-temporali. Il WCST rappresenta la confluenza fra due forme di sfruttamento sessuale infantile: la pornografia e la prostituzione infantile. Pertanto, anche se la legislazione internazionale e la maggior parte delle legislazioni nazionali vietano il WCST, ad oggi solo 6 pedofili online sono stati messi in prigione per questo crimine. La polizia non intraprende azioni finché le vittime non sporgono denuncia.
Come ha dimostrato Terre des Hommes, il “turismo sessuale” minorile tramite webcam è in grado di devastare la psiche delle vittime in modo analogo ad un abuso fisico. I bambini coinvolti soffrono di mancanza d’autostima e depressione, mostrano sintomi di stress post-traumatico, spesso sentono vergogna e hanno sensi di colpa per ciò che fanno.
Secondo le Nazioni Unite e l’FBI, ad ogni ora del giorno ci sono almeno 750mila pedofili connessi on line. Per questo è necessario adottare validi strumenti che controllino gli accessi in rete di bambini ed adolescenti. Esistono diversi sistemi in grado di monitorare a distanza ciò che accade sul pc e prevenire in tal modo che ci siano contatti con malintenzionati. Solo con un’adeguata prevenzione è possibile arginare questi fenomeni.