Bari, 27 ott. (Adnkronos) – ”Il fenomeno usura non accenna a diminuire in Puglia”. Lo ha scritto l’Associazione Antiracket in una nota a proposito dell’operazione di ieri mattina dei carabinieri della Compagnia di Monopoli, che hanno arrestato cinque persone con l’accusa di estorsione ed usura. Una considerazione che viene maggiormente avvalorata dai 24 arresti operati oggi a Bari dalla Guardia di Finanza contro una organizzazione di presunti usurai.
”Il fenomeno – spiega il vicepresidente dell’associazione della provincia di Bari, Maurizio Altomare – e’ molto radicato”. Ma c’e’ anche la dimostrazione che ”la gente comincia a non rassegnarsi e denuncia. In questo, voglio ricordare, che possono avere il pieno sostegno dell’associazione Antiracket”. L’Associazione pugliese si e’ recentemente costituita in un processo per usura davanti al Tribunale di Bari. Il giudice per le udienze preliminari ha rinviato a giudizio tre persone di Monopoli che, a partire dal marzo 2008, hanno prestato denaro a usura ad almeno cinque persone.
Si tratta di Francesco Notarangelo, Giacomo Raimondi (entrambi di Monopoli) e Francesco Barletta (originario di Ceglie Messapica). Le indagini, coordinate dal pm Gaetano De Bari, hanno accertato che quest’ultimo, impiegato di banca, forniva al primo il denaro per i prestiti usurari e, in un caso, avrebbe costretto una delle vittime a prelevare denaro dal conto presso la banca di cui era impiegato, per poter effettuare i pagamenti in favore di Notarangelo.
Il processo comincera’ il 26 gennaio davanti alla seconda sezione del Tribunale di Bari. Per le persone offese si e’ costituito l’avvocato Maurizio Altomare, mentre per l’Associazione Antiracket Puglia l’avvocato Angela Maralfa.