Sono state ancora una volta le microcamere nascoste installate dalla Guardia di Finanza di Terni a fare emergere la triste vicenda di una casa di cura per anziani.
Utenti maltrattati, insultati, chiusi a chiave nelle loro stanze. Alcune persone, operanti all’interno della struttura, non se la sono più sentita di tacere di fronte ad episodi di violenza a cui avevano assistito; così hanno chiesto l’intervento dei finanzieri, i quali hanno tenuto sotto controllo per tre mesi la struttura sanitaria. Microcamere e pedinamenti hanno portato alla luce situazioni di abusi e prepotenza.
Secondo quanto riferito dalla Guardia di Finanza, alcuni operatori percuotevano gli anziani con sschiaffi, strattoni e morsi, procurando loro delle lesioni. Le immagini dei soprusi sono state registrate dalle telecamere nascoste e hanno costituito una valida prova dinanzi al giudice.
Il gestore della residenza e tre operatori sanitari, fra cui un’infermiera, sono agli arresti domiciliari per maltrattamenti commessi nei confronti dei pazienti. Altri due operatori sanitari sono stati sottoposti alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalle persone ricoverate nella struttura e del divieto di comunicare con loro e con i loro parenti.
Episodi del genere sono purtroppo molto comuni e sempre più frequenti. Spesso sono gli stessi operatori delle strutture o i parenti che nutrono qualche dubbio, a munirsi di piccoli strumenti per la sorveglianza e a verificare in tempi brevi quali sono le condizioni in cui versano i propri cari.