Tutto ruotava attorno al sesso. Pozioni magiche, riti esoterici, satanismo. Le vittime predilette erano persone che si trovavano in un momento di disperazione o di disagio, sole, depresse, disabili, con problemi di alcolismo, insomma gente debole e facilmente persuasibile.
A capo della setta «Agates» c’era il mago Sal (Salvatore Maraglino) e una volta dentro, uscirne era un’impresa quasi impossibile. Scattavano pressioni, minacce, violenze. Ricatti come nel caso di una donna minacciata con una fotografia che la ritraeva nuda e che poi sarebbe stata mostrata al suo compagno e ai suoi familiari nel tentativo di farle cambiare idea sulla decisione di lasciare la setta.
Altro elemento che ha alimentato il quadro di degrado, la partecipazione di un bambino di 5 anni come spettatore delle orgie. Il bimbo, risulta essere figlio di uno degli adepti e non lo si fa allontanare perché “da solo in un’altra stanza piangerebbe. Tanto non capisce nulla e poi è abituato”. Parole pronunciate dalla madre del piccolo prima di un rito sessuale.
Alcune immagini ritraggono Sal che insulta una donna alcolizzata in pieno centro a Matera. Il “mago” minaccia di violenze la vittima accusata di aver fatto trapelare informazioni segrete e di aver fatto il suo nome e la invita, in maniera poco gentile, a rientrare nel gruppo.
Un uomo le dice di avere una bottiglia di vino buono, per riuscire ad addescarla nuovamente e ci riesce, facendola salire su un’auto. Poi viene spinta dal lato economico “l’hai sempre fatto, quanto c… devi stare e ti guadagni qualcosa anche tu”. La donna cede e ha un rapporto con il cliente che le consegna 10 euro, mentre altri 50 li dà al mago.
A questo, sono seguiti altri tentativi della donna di uscire dalla setta e per questo sarebbe stata anche picchiata violentemente con fratture al volto e contusioni alla testa.
Ed è proprio dal cellulare di questa donna che gli investigatori sono riusciti ad estrapolare alcuni sms dal contenuto inequivocabile: «Stati attenta alla tua famiglia, sono gelosa che stai con…», «Stai attenta dove abiti», «La sorpresa non finisce mi sto servendo di chi sai, bastarda”, “Non stare tranquilla, presto avrai sorprese”, “Occhio alle spalle”. Inoltre avrebbe dovuto lasciare il suo compagno, “una donna sola è molto più manipolabile”.
L’uso di sofisticati software spia per cellulari e di strumenti per estrarre sms cancellati ha consentito alla polizia investigativa di arrestare sette persone, due delle quali ai domiciliari. L’intera cittadina materana è sotto choc.