Un’indagine che andava avanti dallo scorso mese di febbraio che aveva già portato a marzo scorso all’arresto in flagranza di una donna di quarant’anni, G. S. sorpresa mentre faceva assumere sostanza stupefacente ad una ragazza minorenne che viveva con lei, figlia dell’attuale compagno.
Le immagini sono state diffuse questa mattina dal comando provinciale dei carabinieri di Pescara che all’epoca riuscirono ad intervenire tempestivamente, pochi secondi dopo aver seguito su un monitor a distanza -grazie a telecamere nascoste- quello che accadeva nella casa di Cappelle sul Tavo.
Le indagini sono partite nel mese di febbraio quando i militari della stazione di Spoltore hanno scoperto, grazie ad una fonte confidenziale, che una quindicenne aveva raccontato ad alcuni compagni di classe di aver fatto uso di cocaina proprio grazie all’attuale fidanzata del padre, un autotrasportatore spesso fuori città per lavoro.
Le notizie così delicate e partite da una classe di una scuola di Spoltore sono arrivate ai militari che hanno iniziato le indagini e dopo aver effettuato i primi accertamenti sono riusciti ad individuare la donna e a seguirne alcuni movimenti per capirne le abitudini. I sospetti si sono resi immediatamente fondati e così il pm Barbara Del Bono ha chiesto ed ottenuto dal giudice per le indagini preliminari, Guido Campli, la possibilità di svolgere intercettazioni ambientali, all’interno della abitazione della donna 40enne.
Sono bastati pochi giorni di osservazione e così nel pomeriggio del 1 marzo scorso le telecamere nascoste hanno registrato chiaramente una lunga scena di alcuni minuti nella quale la donna, seduta ad un tavolo, prepara una striscia di cocaina, la seleziona, la dispone sul tavolo, la ordina e poi con la classica banconota accartocciata a mo’ di cannuccia inala.
Poi si alza dalla sedia e fa accomodare la 15enne che prova a imitare, forse un po’ emozionata e titubante, fino al suo primo contatto con la sostanza stupefacente.
Immagini che descrivono un preoccupante disagio nel quale vivono le persone protagoniste di questa storia e che sono in continuo contatto con ambienti legati allo spaccio. Secondo gli inquirenti tuttavia la minore sarebbe stata salvata in tempo.
Pochi minuti dopo l’interruzione del filmato i carabinieri hanno fatto irruzione in casa ed hanno così arrestato la donna accusata di cessione di sostanze stupefacenti, reato aggravato per la presenza della minore e di abuso della relazione domestica e parentale.
La donna insieme alla propria figlia di sette anni è stata affidata ai servizi sociali in attesa di essere giudicata. Anche la 15enne è stata affidata ai servizi sociali mentre il padre sarebbe estraneo alla vicenda e non avrebbe mai sospettato di nulla.
Proprio dalle riprese è stato possibile accertare anche la frequentazione della donna con i due spacciatori arrestati questa mattina all’alba e quindi di estendere le indagini nei confronti di coloro che erano abituali fornitori di cocaina.
In manette sono finiti Costantino Morelli e Sabina di Rocco rispettivamente di 38 e 35 anni, destinatari di una custodia cautelare in carcere per il reato di spaccio continuato di stupefacenti. Gli inquirenti hanno documentato è accertato numerose cessioni di eroina e cocaina anche ad altri tossicodipendenti.
Fonte: www.primadanoi.it