Cos’abbiano in mano i magistrati milanesi non e’ difficile da capire: intercettazioni, tracciati dei cellulari, soprattutto quelli in uso a Ruby che, a dispetto delle dichiarazioni della ragazza che ha sempre sostenuto di essersi recata a villa San Martino solo un paio di volte o tre, l’hanno ‘immortalata’ nella residenza brianzola diverse volte, in alcuni periodi anche per piu’ giorni consecutivi. Forse immagini e foto, come quelle che sarebbero state trovate nella memoria di un computer che la giovane usava e che le e’ stato sequestrato nell’ottobre scorso. Per Ruby, ad oggi solo teste e parte offesa, si potrebbe anche profilare un’ipotesi di falsa testimonianza. Ma questo, al momento, non sembra essere un’urgenza nelle indagini.
Di certo, in procura, sono convinti di avere “prove certe”. Prove in grado di supportare l’accusa anche in un processo con rito immediato che gli inquirenti ritengono di poter chiedere al gip entro il 21 marzo. Non prima, comunque, di sapere se Silvio Berlusconi intende farsi interrogare in questa vicenda. Nell’invito a comparire notificato oggi al premier, la procura accenna all’ipotesi di una richiesta di rito immediato e propone al Presidente del Consiglio tre date per presentarsi in Tribuanle a Milano, quelle del 21, 22 e 23 gennaio prossimo.
Nel caso, la richiesta di giudizio immediato potrebbe scattare solo per Berlusconi e non per gli altri indagati del procedimento e cioe’ Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti, accusati di induzione e favoreggiamento aggravato della prostituzione. Il processo immediato, infatti, e’ un procedimento speciale dibattimentale, che puo’ essere chiesto unilateralmente dal Pubblico Ministero o dall’imputato e che, saltando l’udienza preliminare, fa giungere direttamente al giudizio.
Fonte: Libero News