Non bisognerebbe mai iniziare a navigare in rete senza prima aver preso delle precauzioni minime. Basta veramente poco per rendere la nostra privacy un po’ più privata invece di trasmettere informazioni come se fossimo spiati da centianai di microspie.
Prima di tutto, aggiornare (sempre e spesso). Basta attivare la funzionalità di aggiornamento del sistema operativo di Windows o di MacOS X per ricevere automaticamente le notifiche su quali aggiornamenti siano disponibili. Windows 7 permette di aggiornare anche molti dei programmi di terze parti installati, mentre Apple ha creato l’App Store che consente di verificare se esistono versioni più recenti del software acquistato tramite il nuovo canale di vendita e installazione diretta.
Aggiornare anche il browser. La cosa migliore è usare una versione più recente del software per la navigazione. In questo momento, è consigliata l’ultima versione di Chrome o di Firefox.
Per far fare un passo in avanti alla nostra privacy, è possibile navigare attraverso un server proxy che rende “anonima” la nostra presenza. Per farlo, ci si collega a un particolare sito web nel quale immettere poi l’indirizzo del sito di destinazione. La connessione, passando attraverso il sito “intermedio” (in inglese, proxy) diventa anonima perché non consente più di capire quale sia il punto di origine. Fra i possibili anonymizer, The Cloak, Megaproxy, Proxify e ID Zap.
Attenzione perché i siti che rendono la navigazione anonima seguono una serie di regole: niente download di materiale non legittimo e nessuna connessione a siti che contengono immagini pornografiche. Inoltre, sono molto lenti (perché sostanzialmente devono ridistribuire la banda tra tutti gli utenti collegati) e quindi non permettono di usare servizi come il video on demand.
Prima di navigare anonimi, però, è meglio dare una pulita dentro casa. Per questo, si può fare una ricognizione per vedere quanti sono i cookies, i “biscottini” (brevi file di testo) lasciati dai siti come segnalibri per ricordarsi che li abbiamo già visitati. Un ottimo sito è Networkadvertising, che fa una ricognizione dei principali siti (tra questi Google) e permette di fare “opt-out”, cioè di cancellarsi dalla lista. Sennò ci sono altri servizi per cancellarli, come CacheCleaner. Attenzione perché i cookies comunque servono a personalizzare i servizi (ad esempio far ricordare a un sito di previsioni del tempo che vogliamo sapere le temperature in gradi Celsius e non Fahrenheit) e cancellarli sempre rende più “primitiva” la navigazione.
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BUONGIORNO io vi scrivo per ricevere un consiglio su come neutralizzare..verbalmente alcuni colleghi in ambito lavorativo.Attendo gentilmente una VS esaudiente risposta.GRAZIE.Elisabetta