INDAGINE. «Ha violato il server di Roma Tre». Studente entra nel sistema della università capitolina. La polizia l’ha perquisito: «Ma ho cambiato una data come da accordi»
Avrebbe tentato di entrare nel sito dell’università per “sistemare” qualche voto, se non per aggiungersi virtualmente qualche esame che non ha ancora sostenuto. È questa l’accusa che la procura di Roma muove ad uno studente vicentino, indagato con l’ipotesi di tentato accesso abusivo ad un sistema informatico.
Nelle settimane scorse, Luca Volpe, 24 anni, della città, ha subito la perquisizione delegata dalla procura capitolina. La polizia ha eseguito una copia di tutto quanto contenuto nel suo computer e gli ha consegnato l’avviso di garanzia. «È un’accusa folle – ribatte il giovane -. Ho cercato sì di accedere al sito, ma su indicazione della segreteria. Non volevo sistemare assolutamente nulla se non correggere un errore commesso proprio dai dipendenti dell’ateneo».
Volpe, di origini trevigiane, è uno studente lavoratore. Dipendente di una società vicentina, è da anni iscritto alla facoltà di Sociologia dell’università Roma 3. Da quanto è stato possibile ricostruire, l’indebito tentativo di accesso risalirebbe ai primi di ottobre, e sarebbe stato scoperto dai tecnici informatici che lavorano per l’ateneo che lo hanno segnalato al preside di facoltà il quale si è rivolto alle forze dell’ordine. Esaminando gli indirizzi “ip”, che caratterizzano ciascun computer al momento di accedere ad internet, gli inquirenti sono risaliti senza ombra di dubbio fino a Volpe. Per quale motivo poteva avere interesse a compiere un reato? «Per trarre un vantaggio», sostiene il pm. Entrare nel sito da amministratore dà la possibilità di aggiungere o togliere esami, o cambiare voti e date.
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