Un sito registra, controlla e interpreta tutto quello che metti in rete. Facendo la tua “radiografia virtuale”. Ecco come funziona. E perché ti deve fare riflettere
20 giorni. Tre esperti: un informatico, un linguista e un analista. E un solo responso: la tua radiografia virtuale. Ovvero chi sei, come vivi, cosa ti piace, come reagisci allo stress, quanto odi il tuo capo. E persino quante volte ti sei presa una sbronza. Questo e molto, molto altro indaga, spia e riporta BlogMeter, sito specializzato in indagini private su social network, blog, newsgroup, forum e website. Si tratta di una sorta di Google potenziato, uno 007 in grado di sapere tutto, ma proprio tutto quello che metti in rete e quello che postano i tuoi amici (o nemici) su di te. Status, canzoni preferite, invettive e sproloqui. Commenti, segreti, informazioni e locali frequentati. Ne abbiamo parlato col suo fondatore, Sacha Monotti.
Come funziona BlogMeter?
Ci sono tre fasi. Nella prima, si individuano i campi di ricerca. Nella seconda, si classificano i dati, traducendo il loro significato. Nel terzo, si analizzano per capire cosa dicono. Tre sono le figure professionali che si occupano di questo meccanismo: informatici, linguisti e analisti. Non si tratta, infatti, di una semplice ricerca come quelle che si fanno su Google. Ma di un’accurata analisi che dà un valore diverso anche a parole identiche. Per capirci: per la parola “polo” ci sono diversi significati. Il Polo Nord, l’autovettura Polo, la caramella Polo, il polo politico… BlogMeter cataloga e distingue ciascuno di essi.
Chi si rivolge ai servizi del vostro sito?
I nostri principali clienti sono le grandi aziende che vogliono capire come la rete e le persone reagiscono ai loro prodotti. Ultimamente, abbiamo molte richieste dal mondo della moda e degli stilisti. I politici, per esempio, ci interpellano per capire cosa dire nei loro discorsi: attraverso le nostre analisi, intercettano quali sono gli argomenti chiave che attirano l’attenzione pubblica. E in base a questi, pianificano le loro campagne elettorali. Ci tengo a ricordare che è in atto una rivoluzione: più delle indagini demoscopiche, i social network sono diventati il termometro della società.
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