HTTPS ? E’ il risultato dell’applicazione di un protocollo di crittografia asimmetrica al protocollo HTTP. Google ha introdotto di recente l’uso della crittografia durante lo scambio dei dati tra il browser ed i server dell’azienda ma tale novità è ad “uso e consumo” degli utenti USA. L’uso di questo “stratagemma” riduce i tentativi di intromissione di terzi quando facciamo uso di reti pubbliche WIFI presso gli Internet Cafe o ad esempio biblioteche.
Charles Schumer, senatore di New York, ritorna sull’argomento HTTPS dicendo che tutti i principali siti web dovrebbero implementare l’HTTPS per garantire un Web sicuro. Elogia diversi siti web che offrono l’HTTPS “tirando le orecchie” a chi non lo fornisce oppure lo fornisce ma richiede un ulteriore intervento utente. L’intervento di Charles Schumer è diretto a Google, motore di ricerca “con mille tentacoli” che ha introdotto la navigazione HTTPS ma richiede, ai navigatori USA che vogliono far uso della novità, il login oppure l’accesso (senza login) a https://encrypted.google.com ?
Dice che la situazione attuale è preoccupante e che gli hacker possono rubare dati personali per impersonare la vittima e fare acquisti online o inviare messaggi fasulli. Definisce il protocollo http “un tappeto di benvenuto per gli aspiranti hacker” annunciando di voler mettersi in contatto con i siti web più importanti. Chi sono gli obiettivi di Charles Schumer ? Siamo a conoscenza, quasi sicuramente, di due obiettivi, sono Facebook e Google che sono i siti più visitati di Internet. Improbabile un attacco a Wikipedia ma la prudenza non è mai troppa. Wikipedia non richiede l’immissione di dati personali in fase di editing a meno che non “ci si voglia registrare a tutti i costi”.
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