Negli ultimi anni è capitato spesso di apprendere di casi di cronaca nella cui risoluzione si è reso necessario l’utilizzo di metodi diversi dagli altri: le intercettazioni. Che si tratti di quelle ambientali o telefoniche, le intercettazioni sono consentite dalla legge in casi particolari, ad esempio nel corso di indagini in seguito ad un crimine, al fine di conseguire eventuali elementi di prova a carico degli indiziati.
Per effettuare questo tipo di indagini solitamente si ricorre all’utilizzo di apparecchi specifici come microregistratori e microspie altamente sensibili.
Trattandosi della sfera privata, quello delle intercettazioni è un aspetto che divide ancora l’opinione pubblica in favorevoli e contrari, questo perché la linea tra diritto di cronaca e violazione della privacy è molto sottile. Quante volte è capitato, infatti, di assistere ad un vero e proprio processo mediatico in seguito ad intercettazioni che svelavano contenuti strettamente privati della persona indagata e che nulla avevano a che fare con il reato.
Dunque, occorre trovare il giusto equilibrio e saper scindere una corretta informazione da una fatta solo ed esclusivamente per soddisfare una curiosità ossessiva. Oltre che dal buon senso, tutto questo sarà possibile anche attraverso una regolamentazione in materia che tuteli la giusta informazione e chi, a suo malgrado, è coinvolto in queste situazioni.