Come abbiamo potuto vedere, ad esempio, nelle indagini per gli attentati alla metropolitana di Londra nel 2005, le immagini biometriche raccolte da oltre 200mila telecamere di sorveglianza possono rivelarsi un’arma cruciale nella lotta al terrorismo.
Ciò che rende queste telecamere straordinarie è che grazie al loro obiettivo “fish eye” di forma sferica, e al collegamento computerizzato ad un enorme database, possono essere usate per seguire una persona sospetta ed identificarla rapidamente.
Il vantaggio principale, rispetto alle telecamere fisse tradizionali, è sicuramente l’assenza di punti ciechi che la telecamera non riesce a coprire. In questo modo, possono garantire una copertura totale, così che eventuali persone sospette presenti nel loro raggio d’azione sarebbero sicuramente identificate.
Cos’è la biometria?
La biometria è un settore della tecnologia che utilizza metodi automatici per l’identificazione o la verifica di un soggetto, sulla base di una caratteristica fisiologica o comportamentale. Tra le caratteristiche misurate ci sono no soltanto il volto o le impronte digitali, ma anche la forma della mano, la scrittura, l’iride, la retina e la voce. Le caratteristiche della persona osservata sono poi confrontate con quelle di altri individui memorizzati su modelli contenuti all’interno di un database.
Se il sistema rileva un alto punteggio di correlazione tra il modello e il soggetto, può dare l’allarme se è il caso. L’utilizzo di tecnologie biometriche per identificare gli attentatori è una soluzione precisa e all’avanguardia.
Sistemi software per la gestione di immagini tridimensionali del viso, inviano luce infrarossa o quasi infrarossa sul viso di un soggetto per determinarne i contorni del viso. Altri ancora, combinano le immagini provenienti da una serie di telecamere, che riprendono lo stesso soggetto da varie angolazioni, per costruirne un’immagine tridimensionale; oppure, ne esistono altri che combinano immagini tridimensionali e bidimensionali insieme ai dati delle impronte digitali per ottenere una precisione assoluta.
Tutti questi sistemi hanno bisogno di telecamere ad alta risoluzione per ottenere i risultati promessi, e funzionano meglio quando il soggetto si trova a pochi passi dalle telecamere video. Anche se una cattiva immagine può ridurre l’efficacia del lavoro della fotocamera, questo campo della tecnologia sta rapidamente avanzando verso una standardizzazione della qualità delle immagini, nonché della definizione dei biometrici.
Come valutare le soluzioni biometriche
Sebbene le tecniche di valutazione di soluzioni biometriche non siano standard, gli operatori del settore devono passare il Face Recognition Vendor Test (FRVT), che esegue controlli su tutti i database al fine di realizzare un confronto obiettivo tra i vari fornitori.
Queste valutazioni forniscono agli enti governativi delle informazioni per determinare dove e come applicare le tecnologie di identificazione facciale. Inoltre, i risultati del FRVT permettono di stabilire la direzione della ricerca futura per i professionisti della video sorveglianza in campo biometrico.
Le tecnologie biometriche sono il fondamento di nuove soluzioni di identificazione per la video sorveglianza. Con l’aumento delle minacce terroristiche, sempre più imprese e governi si stanno rivolgendo alla tecnologia biometrica per rendere più sicuri i loro dipendenti e cittadini.