Arrestata in flagranza, inchiodata dalle immagini di una microcamera piazzata nell’aula. Così, dopo aver ricevuto alcune denunce e non potendo dimostrare diversamente i maltrattamenti ai danni dei bambini, sono intervenuti i Carabinieri.
Il soggetto in questione è una donna, un’insegnante di circa 60 anni, che avrebbe in più occasioni strattonato i suoi piccoli alunni, spesso urlando e rimproverandoli fino a terrorizzarli. Avrebbe anche minacciato i bambini di punirli con corpi contundenti, e qualche alunno sarebbe stato scaraventato sulla sedia perché non desse fastidio. Scene viste in diretta dai carabinieri, episodi che avrebbero shoccato i bimbi, inducendo i militari ad intervenire prima della conclusione delle indagini. La maestra, di origini calabresi, è stata arrestata in flagranza di reato, mentre proseguono gli accertamenti.
L’inchiesta, si è appreso da fonti investigative, era stata avviata da una settimana, ma sarebbero state sufficienti poche ore di visione diretta tramite le telecamere nascoste, installate nell’aula in cui prestava servizio la maestra, per far ritenere ai carabinieri che era necessario intervenire per evitare il protrarsi del presunto reato e tutelare i piccoli alunni. Diversi gli episodi registrati, in alcuni di questi sarebbero evidenti i maltrattamenti di cui erano state vittime i bambini.
Prima di saperne di più bisognerà attendere l’udienza di convalida e l’interrogatorio della maestra, adesso ai domiciliari. Sarà in ogni caso difficile riacquisire fiducia nelle istituzioni scolastiche sia per i genitori che per chiunque legga quotidianamente questo genere di notizie. In molti infatti si premuniscono installando micro camere in oggetti “scolastici”. Dai passeggini agli orologi, astucci e qualsiasi cosa possa ospitare un piccolissima telecamera che consenta di monitorare real time ciò che avviene in asili e scuole. Dotarsi di piccoli strumenti di videosorveglianza è l’unico modo per essere realmente sicuri di ciò che avviene in ambienti fuori dal proprio controllo.