Appartamenti venduti con ‘minacce’. E’ quanto denuncia Sos racket e usura in un esposto inviato alla procura di Milano nel quale si parla di 350 gli appartamenti dell’Empam a Garbagnate Milanese venduti ” tra il dicembre 2007 e tutto il 2008 attraverso la societa’ Asset di proprieta’ dell’Aler” ad altrettante persone, tramite “l’imposizione da parte della societa’ Asset, di usufruire di una societa’ di intermediazione denominata Athos Group, la quale attraverso minacce e intimidazioni ha obbligato tutti gli acquirenti a usufruire dei propri servizi”.
L’associazione racket e usura si e’ rivolta ai carabinieri di Garbagnate Milanese mettendo ‘nero su bianco’ quanto denunciato in un esposto indirizzato, in particolare, al pubblico ministero Antonio Sangermano, il magistrato che ha condotto all’inchiesta nata da un’altra denuncia dell’associazione di Frediano Manzi contro Giovanna Pesco, meglio nota come la “signora Gabetti, a capo di un’associazione per delinquere che gestiva il racket delle case popolari in via padre Luigi Monti.
Nel documento Manzi scrive che nel 2007 “la Fondazione Empam, proprietaria del complesso residenziale sito in Garbagnate Milanese via Milano 125 denominato ‘il Quadrifoglio’, ha deciso di mettere in vendita gli oltre 600 appartamenti che fanno parte del complesso. L’operazione e’ stata fatta con “il coinvolgimento della societa’ denominata Asset che fa parte di Aler Milano iniziative e sviluppo”.
Manzi scrive che agli affittuari e’ stato comunicato che chi intende affittare l’appartamento, deve “versare un acconto di mille euro, quale caparra confirmatoria, che sarebbe stata detratta dal prezzo finale di acquisto”. In 350 hanno poi deciso di comprare “ma di fatto da parte di Asset, i mille euro di cauzione sono stati trasformati da caparra confirmatoria (…) a spese amministrative e di istruttoria di unita’ immobiliare”. Secondo la denuncia, “inutili sono state le proteste fatte dai 350 acquirenti, che di fatto si sono sentiti truffati per come sono stati ingannati, e piu’ volte sia da dirigenti Asset che da altre figure che andremo di seguito a elencare sono stati pesantemente minacciati perche’ accettassero le suddette condizioni”.
In piu’, come riporta l’esposto, “la societa’ Asset decide in maniera del tutto arbitraria che l’unica societa’ di intermediazione finanziaria che si sarebbe dovuta occupare di fare da tramite con le banche per le pratiche di erogazione dei mutui sarebbe stata la Athos Group”. E quando gli acquirenti si sono rivolti ai propri istituti bancari per l’erogazione del mutuo, ignorando l’imposizione, si sarebbero sentiti rispondere “che l’esclusiva era della societa’ Athos”. Secondo Manzi, “tutte le societa’ di intermediazione finanziaria che hanno tentato di proporre condizioni piu’ vantaggiose rispetto alla societa’ imposta dall’Asset sono state tagliate fuori”.
Gli acquirenti, si legge ancora hanno raccontato di “intimidazioni e minacce ricevute all’interno degli uffici della Athos Group, nei confronti di coloro che si rifiutavano di sottoscrivere il mandato per la pratica per l’erogazione del mutuo”.
Fonte: Libero News
Difesa contro l’usura