(ASCA) – Roma, 27 ott – ”La pedofilia e’ un fenomeno imponente, preoccupante e insidioso, da combattere con ogni possibile strumento sia in termini di prevenzione che di contrasto”. Cosi’ il vicepresidente dei senatori della Lega e capogruppo in commissione Giustizia, Sandro Mazzatorta sulla ratifica per la protezione dei minori da abusi sessuali fatta a Lanzarote nel 2007. ”Questa forma di perversione sessuale ha ormai sviluppato nuove tipologie insidiose, quali la pedopornografia on line e il turismo pedofilo. A questo proposito – ha annunciato Mazzatorta – esamineremo un emendamento che abbiamo presentato, che propone non solo la punizione delle industrie turistiche che sfruttano la prostituzione minorile, ma anche del turista sessuale che fruisce di una piaga sociale quale la pornografia minorile”.
Questo provvedimento contiene risposte concrete in termini di prevenzione e di contrasto ed e’ ”importante anche dal punto di vista simbolico perche’ introduce per la prima volta nel nostro ordinamento giuridico e nel codice penale la parola ‘pedofilia’, fino ad oggi non menzionata, quasi che ci fosse una sorta di barriera culturale e ideologica a parlare anche nel codice penale del nostro Paese del fenomeno della pedofilia. Nel nostro codice penale viene infatti inserito l’articolo 414-bis, dove si parla espressamente di condotte di istigazione e di pedofilia. Riteniamo che questo reato che introduciamo ex novo non sia un reato d’opinione, bensi’ un reato che punisce delle condotte particolarmente offensive e spregevoli. Ci saranno dunque sanzioni accessorie molto gravi nei confronti di chi commette questi gesti spregevoli nei confronti spesso di propri discendenti. A distanza di oltre 14 anni il Parlamento – ha sottolineato Mazzatorta – ha ritenuto opportuno e doveroso metter mano alle azioni di contrasto alla pedofilia, facendolo, da un lato, attraverso la ratifica della Convenzione di Lanzarote, che e’ il primo strumento internazionale per combatterli gli abusi sessuali sui minori e, dall’altro, intervenendo sull’ordinamento interno con modifiche molto importanti sia di carattere penale che processuale”. Mazzatorta ricorda tra le modifiche ”il raddoppio dei termini di prescrizione ed il tema delle pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili”.
Tra gli articoli, Mazzatorta ha ricordato l’introduzione del reato di adescamento in rete, il cosiddetto grooming, ”attraverso una formulazione che va a colpire non solo la rete propriamente detta, ma qualsiasi altra forma, dagli SMS agli MMS, alle chat, ai social network e ai giochi on line.
E’ quindi – ha spiegato – una formulazione che comprende qualsiasi condotta che possa essere punita a titolo di adescamento”. Sono state inoltre introdotte modifiche all’ ordinamento penitenziario e di un programma terapeutico che, ha precisato Mazzatorta ”per noi rimane la castrazione chimica, cioe’ quel programma terapeutico che serve ad evitare il rischio di recidiva”.