Verona. Dal giusto processo alle risorse, dalla durata delle indagini al numero e tipologia di reati per i quali si è fatto uso di intercettazioni all’organizzazione dell’ufficio per la predisposizione dei protocolli e delle procedure di indagine per garantire in alcuni settori, soprattutto quello legato alla sicurezza sui luoghi di lavoro e al contrasto degli infortuni. Una disamina puntuale che, come sottolinea il procuratore Mario Giulio Schinaia nei primi passaggi della relazione sull’amministrazione della Giustizia, «vuole bandire ogni forma di lamentela che trae spunto dalla sempre più drammatica carenza di mezzi e di risorse personali che affligge irrimediabilmente il servizio Giustizia». Ma il sistema giudiziario veronese, seppur letto attraverso «un inguaribile ottimismo», non può prescindere dai dati e da risorse a volte insufficienti.
E il fatto che non venga interrotto il funzionamento di una macchina che da anni conta su meccanismi collaudati non significa che quest’ultima non patisca un rischioso rallentamento. La situazione più grave è quella che riguarda l’ informatizzazione: dal 2001 sono stati sostituiti solo 46 pc, tutte le apparecchiature – vecchie e fuori garanzia – hanno causato lentezze nelle procedure a causa degli aggiornamenti. «La situazione ha retto solo grazie ad una continua sostituzione di componenti ricavati dai computer fuori uso e da recuperi da altre amministrazioni come l’Università, l’associazione Alpini e Istituti di credito». Una situazione che ha spinto il procuratore e il presidente del tribunale Gianfranco Gilardi a inviare due note al ministero (il 20 settembre e il 5 ottobre) e al procuratore generale il 7 ottobre.
NOTIZIE DI REATO. Nel 2009 l’ispezione ministeriale aveva rilevato un arretrato di circa 12mila notizie di reato (tra il 2002 e il 2008) relative a furti ad opera di ignoti che non erano state iscritte negli anni di riferimento. E il progetto organizzativo per il triennio 2009-2011 prevede un monitoraggio costante da parte del responsabile del Registro generale e tre persone effettuano le registrazioni entro i tre giorni dalla data della delega ad un sostituto. In questo settore poi è stata sostituita l’iscrizione mediante lettura di schede ottiche con la trasmissione delle notizie con file elettronico. Unico problema è l’iscrizione di centinaia di notizie di reato che pervengono, con cadenza semestrale, da parte dell’Inps che riguardano le violazioni in materia contributiva.
Continua a leggere su L’Arena