“Clima inquisitorio mette paura, gravi limiti alla libertà”
“Dopo le Procure di Milano e Napoli, ora anche Roma spia nelle residenze private di Berlusconi. Ci mancano Venezia, Firenze e Palermo e il grand tour di Goethe del terzo millennio è fatto. Ma questa volta giudiziario e sempre con il premier nel mirino”. E’ questa la riflessione di Antonio Leone (PdL) vicepresidente della Camera, secondo il quale “si è creato un clima inquisitorio destinato a influire pesantemente nella vita di relazione delle persone”. “Ormai bisogna mettersi paura – aggiunge Leone – di chi invitiamo a cena o incontriamo, di cosa parliamo al telefono, finanche di una semplice battuta in pubblico. E ciò senza alcuna contestazione di reato. La politica è particolarmente esposta, con gravi limitazioni alla libertà di chi la rappresenta. Prossima mossa lo spione di condominio?”.
Fonte: Virgilio Notizie