Domani l’atto parlamentare, dubbio tra mozione e interrogazione
Dopo il conflitto d’attribuzione votato dalla Camera, il Pdl insiste nell’attacco al processo Ruby che vede imputato Silvio Berlusconi per concussione e prostituzione minorile. Stavolta tocca ai senatori: nessuna iniziativa legislativa, ma l’obiettivo è un passaggio a palazzo Madama su di un atto parlamentare che denunci “dettagliatamente e con dovizia di particolari” l’uso “vergognoso” delle intercettazioni “ai danni di un parlamentare”. Cioè il Cavaliere. Tuttavia ancora non è stato deciso se si chiamerà il Senato a votare una mozione, oppure se ci si limiterà ad una interrogazione parlamentare al ministro competente, in modo da consentire al Guardasigilli Angelino Alfano di stigmatizzare in Aula il comportamento dei magistrati, magari preludendo ad un’azione disciplinare.
L’iniziativa sarà presentata domani in una conferenza stampa con Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello e il capogruppo in commissione Giustizia Franco Mugnai. Per ora, trapelano pochi dettagli: quel che è certo è che nel testo che potrebbe essere portato all’esame di palazzo Madama si cercherà di ‘convalidare’ quelle che sono le tesi difensive esposte più volte da Berlusconi e dai suoi legali. Ovvero l’abuso di intercettazioni, con i conseguenti costi, sugli ospiti di una residenza privata di un parlamentare; la loro diffusione sui mezzi di informazione; fino all’ultimo episodio della trascrizione di tre conversazioni dello stesso Berlusconi. Stasera dovrebbe essere presa la decisione tra interrogazione e mozione.
Fonte: TM News