L’azienda lussemburghese spiega in dettaglio che cosa è andato storto poco prima di Natale. La colpa del crash del servizio va ascritta a un bug in una vecchia versione del client per Windows, dice Skype
Roma – Tornando a parlare del blackout al servizio di telefonia VoIP sperimentato una decina di giorni fa, Skype dice che la colpa è tutta di un bug nel client software più usato e della pigrizia degli utenti di sistemi operativi Windows. Il primo ha generato una devastante serie di crash a catena, spiega l’azienda, mentre i secondi sono colpevoli per non aver installato in massa l’ultima versione disponibile del programma mondata del problema.
Ci sono volute circa 24 ore per ripristinare il servizio di VoIP più usato in assoluto, e Skype dice che all’origine del problema c’è stato un sovraccarico dei server deputati al messaging offline con la successiva lentezza nella gestione del traffico. La condizione di overload ha fatto scattare il baco nel client Windows, e in particolare nella versione più usata (5.0.0152) che ha inesorabilmente portato al crash del programma.
L’improvvisa scarsità di “supernodi” disponibili per il routing del servizio – poi risolta con l’attivazione di nuovi supernodi direttamente ad opera dell’azienda – è dovuta al fatto che il client 5.0.0152 era installato sul 40 per cento dei sistemi degli utenti Windows, che a loro volta rappresentano il 50 per cento della totalità dei netizen che usano Skype.
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