Sembrerebbe la trama di un film, ma in realtà è una delle vicende più frequenti ai giorni nostri quando la mordente crisi economica spinge ad operare in maniera sconsiderata con un solo fine: il denaro.
La vittima è un’anziana signora, di 97 anni. La donna è da lungo tempo ricoverata in una struttura per anziani di Cavour, affetta da una sindrome cerebrale involutiva senile, con progressivo deficit cognitivo. Per questo motivo è assistita da un amministratore per la tutela dei suoi interessi patrimoniali, vista l’ingente eredità. Un ruolo che all’inizio aveva ricoperto la nipote, ma che poi le era stato revocato in quanto gestiva a suo esclusivo vantaggio gli affari economici dell’anziana.
Intorno alla metà dello scorso marzo, il medico della struttura per anziani ha rilevato che la paziente era un pò anemica e presentava tracce di sangue nelle feci: gli accertamenti e le visite di controllo non evidenziavano però alcuna patologia specifica. Finché una sera, dopo una visita dei parenti, l’anziana è stata portata d’urgenza al pronto soccorso. I medici hanno ipotizzato un sovradosaggio di farmaci e l’hanno dimessa. A pochi giorni di distanza, stesso episodio. Questa volta però sono state eseguite delle analisi più approfondite. Nel suo sangue sono state trovate tracce di topicida. Vista la presenza di una rilevante eredità, sono scattati gli accertamenti nei confronti dei parenti più stretti. Così la polizia ha piazzato delle micro camere nella stanza dell’anziana e sono venuti alla luce i colpevoli della faccenda. Le persone più insospettabili: i nipoti della signora.
Ci avevano provato con l’acqua, col caffè e ancora con un frullato. Per ben tre volte hanno tentato di avvelenare la vecchia zia con il topicida con un unico fine: impossessarsi del suo patrimonio. Sono però stati fermati dalla polizia che li ha arrestati entrambi, madre e figlio, con l’accusa di tentato omicidio. Nella loro abitazione la polizia ha trovato lo stesso tipo di topicida. La loro confessione ha poi confermato il piano diabolico che avevano messo in atto.
Questa è una delle motivazioni che spinge sempre più spesso al controllo visivo di anziani assistiti in case di riposo o a casa propria da estranei, ma anche dai parenti stessi. Infatti chi dovrebbe prendersi cura di loro è spesso il loro stesso carnefice. Ma la tecnologia ci viene in aiuto. Piazzare micro telecamere visualizzabili in tempo reale è davvero semplice. Se ne occupa l’azienda italiana Endoacustica Europe, che fornisce soluzioni ad hoc per ogni tipo di esigenza: orologi, lampade, collane, oggetti di uso comune, posso diventare in breve tempo dei validissimi alleati.