Come dice il detto, “quando il gatto non c’è, i topi ballano”, e questo è particolarmente vero in ufficio, quando durante l’assenza di dirigenti e proprietari, insomma del “capo”, i dipendenti spesso si dedicano a tutt’altro tipo di azioni, che poco hanno a che fare con l’attività lavorativa o che addirittura possono configurarsi come conflitto d’interessi.
Se la semplice navigazione su Internet, ad esempio su Facebook per tenersi in contatto con gli amici, non provoca un grosso danno all’azienda, lo svolgere altre attività professionali dal posto di lavoro può arrecare danni ben maggiori. Spesso poi, l’impiegato infedele provvede a cancellare dal computer le tracce che potrebbero incastrarlo.
In casi del genere, l’azienda ha a disposizione validi strumenti per controllare cosa succede sui computers dell’ufficio, anche trovandosi a distanza. Per esempio, esistono delle apparecchiature chiamate keyloggers, che registrano tutti i caratteri digitati sulla tastiera, senza che l’utente se ne renda conto.
Basta collegare questo piccolo apparecchio tra il cavo USB della tastiera e la presa del computer, per fare sì che esso inizi a registrare tutti i segnali che la tastiera invia al computer. Una volta rientrati in ufficio (magari di sera quando i dipendenti sono usciti) basta staccarlo e collegarlo al proprio computer (o accedere via Internet) per scaricare il tutto e verificare che i propri dipendenti (o i figli, o il coniuge) non usino il computer in maniera impropria.
Esistono svariati tipi di registratori per tastiera disponibili sul mercato, che possono avere forme diverse a seconda del tipo di presa utilizzata (USB o PS2), possono essere nascosti all’interno della tastiera stessa, o collegati ad una qualsiasi porta USB sul vostro computer.
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Come dice il detto, “quando il gatto non c’è, i topi ballano”, e questo è particolarmente vero in ufficio, quando durante l’assenza di dirigenti e proprietari, insomma del “capo”, i dipendenti spesso si dedicano a tutt’altro tipo di azioni, che poco hanno a che fare con l’attività lavorativa o che addirittura possono configurarsi come conflitto d’interessi.
Se la semplice navigazione su Internet, ad esempio su Facebook per tenersi in contatto con gli amici, non provoca un grosso danno all’azienda, lo svolgere altre attività professionali dal posto di lavoro può arrecare danni ben maggiori. Spesso poi, l’impiegato infedele provvede a cancellare dal computer le tracce che potrebbero incastrarlo.
IN casi del genere, l’azienda ha a disposizione validi strumenti per controllare cosa succede sui computers dell’ufficio, anche trovandosi a distanza. Per esempio, esistono delle apparecchiature chiamate keyloggers, che registrano tutti i caratteri digitati sulla tastiera, senza che l’utente se ne renda conto.
Basta collegare questo piccolo apparecchio tra il cavo USB della tastiera e la presa del computer, per fare sì che esso inizi a registrare tutti i segnali che la tastiera invia al computer. Una volta rientrati in ufficio (magari di sera quando i dipendenti sono usciti) basta staccarlo e collegarlo al proprio computer per scaricare il tutto e verificare che i propri dipendenti (o i figli, o il coniuge) non usino il computer in maniera impropria.
Esistono svariati tipi di <a href=”http://www.endoacustica.com/key_record.htm”>registratori per tastiera</a> disponibili sul mercato, che possono avere forme diverse a seconda del tipo di presa utilizzata (USB o PS2), possono essere nascosti all’interno della tastiera stessa, o collegati ad una qualsiasi porta USB sul vostro computer.
Per scoprire i vari modelli di <a href=”http://www.endoacustica.com/key_record.htm”>keylogger</a> e trovare quello più adatto alle vostre esigenze a casa o in ufficio, potete visitare il sito di Endoacustica.