Gli Stati Uniti hanno acquistato un software per creare falsi profili sui social network con l’obiettivo di individuare messaggi anti-USA, influenzare le conversazioni e diffondere la propaganda pro-americana. Lo U.S. Central Command (Centcom) ha stipulato un contratto da 2,7 milioni di dollari con una società di Los Angeles, la Ntrepid, per sviluppare quello che viene definito “Online Persona Management“, un servizio con il quale una singola persona può controllare fino a 10 identità distinte in tutto il mondo.
Il Comandante Bill Speaks, portavoce di Centcom, ha dichiarato che la tecnologia verrà utilizzata per classificare le attività sui siti in lingua straniera (Arabo, Farsi, Urdu e Pashto) e individuare potenziali pericolosi estremisti all’esterno degli Stati Uniti. Non c’è quindi nessuna intenzione di controllare i social network in lingua inglese o in altri linguaggi, come Facebook o Twitter.
Da più parti si è paragonato il progetto statunitense ai tentativi della Cina di controllare e limitare la libertà di parola su Internet. Secondo i critici questa tecnologia permetterà ai militari americani di creare un falso consenso nelle conversazioni online, filtrare le opinioni sgradite e soffocare i commenti che non corrispondono ai propri obiettivi.
Le false identità devono avere un background convincente con una “storia” dettagliata che si avvicini a quella di una persona reale iscritta ad un sito da molto tempo. Il progetto prevede fino a 50 controllori che dovranno gestire i falsi profili con il loro computer senza temere di essere scoperti dai nemici. In pratica si tratta di una vera e propria operazione di spionaggio.
I militari che controllano i “sock puppets” utilizzeranno un server privato virtuale situato negli Stati Uniti, ma daranno l’impressione di essere fuori dagli USA per simulare persone reali che scrivono da diverse aree del mondo. Il progetto è parte del programma Operation Earnest Voice, nato come arma psicologica contro i sostenitori di al-Qaida e successivamente utilizzato contro la jihad in Pakistan, Afghanistan e Medio Oriente.
Fonte: Web News