WIKILEAKS COLOMBIA – Secondo un cablo pubblicato di recente sul sito web di Wikileaks, i più stretti collaboratori dell’ex-presidente narcoterrorista Álvaro Uribe (2002-2010) hanno appoggiato, praticato e ordinato le intercettazioni telefoniche e ambientali illegali effettuate per spiare giornalisti, magistrati non allineati all’esecutivo ed oppositori politici, scandalo noto in Colombia come “chuzadas”. Secondo il cablo, nell’ottobre del 2009 il generale Óscar Naranjo, capo della Polizia Nazionale, aveva manifestato all’allora ambasciatore statunitense in Colombia, William Brownfield, il sospetto che gli ordini dello spionaggio illegale provenissero dal segretario generale della Presidenza, Bernando Moreno, e dal consigliere presidenziale José Obdulio Gaviria.
Lo stesso ex ambasciatore ha poi comunicato ai suoi superiori la necessità di “tenere in considerazione molto seriamente le sue opinioni”. In effetti, Óscar “Coca” Naranjo è molto informato sulle questioni relative al narcogoverno colombiano, poiché noto narcotrafficante lui stesso: inquisito dal 2004 per aver collaborato col capo del Cartello del Valle Wilber Varela, alias “Jabón”, Naranjo ha anche un fratello (Juan David) in carcere in Germania per traffico di stupefacenti.
In risposta al cablo diffuso, il Pubblico Ministero generale incaricato in Colombia, Guillermo Mendoza, ha affermato che si investigherà a fondo sulla provenienza dei documenti e ha segnalato in dichiarazioni radiofoniche ai mezzi locali che “non è da scartare l’ipotesi di chiamare Naranjo come testimone nel caso delle chuzadas”.
Lo scandalo delle “chuzadas” scoppiò nel febbraio del 2009, quando emerse che il Dipartimento Amministrativo di Sicurezza (DAS) -organo alle dirette dipendenze della Presidenza della Repubblica- realizzava pedinamenti ed intercettazioni illegali ai telefoni di membri della Corte Suprema di Giustizia, dirigenti dell’opposizione, giornalisti critici e difensori dei diritti umani. Diversi ex funzionari del DAS sono tuttora reclusi, mentre altri dirigenti di questa tenebrosa polizia politica, come la sua ex direttrice María del Pilar Hurtado, hanno ottenuto asilo nella Panama del presidente mafioso Martinelli su richiesta di Uribe, disposto a qualsiasi cosa pur di evitare che i suoi ex scagnozzi del DAS parlino.
Fonte: Diretta News